domenica 24 aprile 2011

A Chieti convegno psiconeuroanalisi

Dopo essermi avvicinata alla psiconeuroanalisi del dott. Giuseppe Dore, sentivo l’esigenza di approfondire alcuni aspetti teorici e di essere informata sui recenti sviluppi della sua ricerca. La dott.ssa Marina d’Onofrio e il dott. Massimo Lai hanno illustrato con chiarezza i presupposti di questa nuova forma di conoscenza che, ribaltando le concezioni scientifiche, richiede una grande capacità di mettersi in discussione. Anche per me non sempre è facile considerare le problematiche connesse alla malattia mentale da una nuova angolazione, senza subire l’influsso delle informazioni precedenti che non si armonizzano con la nuova concezione della mente. Secondo il dott. Dore, è la mente a generare il cervello ed è partendo dalla mente che si può riparare il danno cerebrale, come si è verificato “nel caso del sir Random”, ampiamente preso in considerazione dai relatori, come pure relazionato per altre dieci persone malate di demenza. I neurologi hanno spiegato che la guarigione dalla patologia è possibile, in quanto la psiconeuroanalisi consente di penetrare all’interno della coscienza umana, cosa impossibile prima di questa scoperta. Niente di miracolistico, quindi. Si tratta, al contrario, di capire che cosa sia la coscienza e come sia possibile accedervi. E’ ciò che il dott. Dore ha fatto e continua a fare ampliando gli orizzonti della sua ricerca verso altre forme di patologia che coinvolgono la mente: morbo di Parkinson, trauma cranico, ritardo mentale, sindromi psicotiche…Una sfida che l’autore si pone e che dovrebbe far riflettere neurologi, psichiatri, psicologi, operatori socio-sanitari, associazioni e tutti coloro che operano nell’area del disagio psichico. Ai presenti è stato esteso l’invito a recarsi a Sassari per conoscere la psiconeuroanalisi direttamente dal suo ideatore. Auspico che tutti coloro che sono interessati alla cura delle patologie neuropsichiatriche esprimano le proprie opinioni su questa terapia, solo dopo averla conosciuta in tutta la sua articolata complessità.

Greco Carolina Senigallia (AN)

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