lunedì 2 maggio 2011

L' AIMA, invece di informarsi, spara a zero sulla scoperta di Sassari

Gira su internet questo file Pdf :
http://www.alzheimervarese.org/Documenti/Notiziario_01.pdf
Tale file contiene il Notiziario quadrimestrale dell’Associazione Varese Alzheimer / AIMA, nel quale possiamo leggere, come inizio, che per l' AIMA la notizia dell' esistenza della terapia efficace contro l' Alzheimer sarebbe deprimente. Siamo convinti che, i malati e i loro familiari, troverebbero deprimente questa loro affermazione. Nel notiziario viene menzionato il nostro blog, accusato di propagandare notizie false riguardo a cure, da loro definite, miracolose. La cosa più incredibile è l' attacco portato alla persona della dottoressa D' Onofrio, la quale sarà presto informata di questa deplorevole azione diffamatoria e di calunnia che sicuramente non è degna di persone che si possono definire oneste.

Riportiamo quanto afferma testualmente il notiziario a cui si riferisce il link precedente che, per la precisione è di Aprile 2011, quindi recentissimo:


"E’opportuno che i nostri Soci recepiscano una notizia, anche se in verità la riteniamo
personalmente piuttosto deprimente.
La notizia è la seguente. Nel maggio dell’anno scorso sono comparsi sul web comunicazioni
riguardanti una cura miracolosa per la malattia di Alzheimer, avvisi per lo più intitolati “La
Fine della Demenza Alzheimer” . I blog hanno infatti comunicato con una certa insistenza
che una certa dottoressa Marinella D’Onofrio, di Sassari, (da non confondere con Mara
D’Onofrio che lavora presso l’European Brain Research Institute di Roma) appartenente ad
un gruppo chiamato “Gemmer” – il quale si occupa di “metodi diagnostici e terapeutici non
invasivi in neurologia, in podologia, in riflessoterapia, nella statica e nella cinetica e nel
recupero neuro-sensoriale” - ottiene risultati miracolosi di una sua, non chiaramente
precisata, cura.
Orbene, a parte il fatto che Gemmer si occupa sia di podologia sia di neurologia (campi di
interesse che a parere di chi scrive, che tuttavia non è esperto in neurologia, piuttosto
singolari), non esistono prove scientifiche della efficacia di questa terapia. Inoltre i malati
trattati sembrano essere molto pochi. Tra l’altro la ASL e l’UVA di Sassari, non informate
ufficialmente della terapia, non hanno fatto nessuna comunicazione in merito. Per di più
non vi sono pubblicazioni della D’Onofrio menzionate dalla Libreria Nazionale di Medicina
degli USA che recensisce oltre 19 milioni di pubblicazioni mediche.
Giustamente l’AIMA nazionale mette in guardia con una lettera molto esaustiva circa questi
improbabili risultati che possono essere facilmente accumunati ai millantati eccellenti
risultati delle cure miracolose per i tumori che ogni tanto invadono i mezzi di
comunicazione."

A tali affermazioni, che veicolano insistentemente notizie non veritiere su di noi, sulla terapia e sul medico, e che tendono perciò a presentare una falsa realtà dei fatti, rispondiamo:

1) La notizia relativa alla dottoressa Marinella D' Onofrio è oltrechè falsa, inverosimilmente calunniosa e si può definire come un vero attacco alla persona. Questo perchè si vuole screditare in modo palesemente mistificatorio il medico, insinuando il fatto che essa non sarebbe un neurologo. Sfortunatamente per l' AIMA, su questo dettaglio chiunque, entrando nel sito della Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, nella sezione specifica della ricerca anagrafica Fnomceo-Ricerca Professionisti e digitando D'Onofrio (tutto attaccato) Marinella nei campi specifici e scegliendo Sassari come provincia dell' ordine , potrà notare che il medico risulta iscritto regolarmente allo stesso. Inoltre volendo avere maggiori dettagli, cliccando sull' icona a forma d' occhio, compare la seguente dicitura: SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA. Pur cui, in quanto scrive l' AIMA, si palesa, ulteriormente, la sua estrema malafede.

2) Il secondo elemento, che balza subito agli occhi, è il fatto che nel notiziario si ometta, diligentemente, di scrivere che lo scopritore è, come più volte da noi ribadito, il medico dottor Dore Giuseppe, anch' egli Neurologo, il quale avrebbe pubblicato un libro riguardo alla sua scoperta . La qual cosa mette in risalto un vero e proprio attacco, sia verso di noi, falsificando le nostre testimonianze, sia nei confronti della Psiconeuroanalisi, con delle, neanche troppo sottili, «stilettate» mistificatorie.

3) Altra cosa strana è il fatto che l' AIMA si vanti di sapere quanti siano i nostri familiari guariti. Da chi avrebbe saputo questa cosa, dato che da noi non è mai venuto nessun loro rappresentante? Infatti se l' AIMA si fosse veramente interessata, come avrebbe dovuto, a questa scoperta, avrebbe avuto modo di verificare l' esatta consistenza, sempre in aumento peraltro, dei malati definitivamente guariti.

4) Riguardo alle prove scientifiche, cosa sarebbero i nostri familiari guariti, se non vere e proprie prove scientifiche viventi della reale efficacia della Psiconeuroanalisi? Prove talmente evidenti, che chiunque (e non solo gli specialisti) possono vedere. Qui non parliamo di rallentamento della malattia, ma di arresto e di inversione e guarigione della stessa. Se questo all' AIMA non interessa dovrebbe, per correttezza, spiegarne le motivazioni, a noi tutti ma anche e soprattutto, a quei malati e loro familiari che confidano in lei.

5) Riguardo all' UVA di Sassari, ha palesato tutta la sua totale contrarietà nei confronti della scoperta, nella voce del suo rappresentante, in diverse occasioni, tra cui quella del TG di una nota emittente regionale, in cui, davanti all' evidenza dei casi di guarigione e stabilizzazione dei nostri familiari ha parlato di false speranze. Come che testimoniare dell' esito positivo di una terapia possa essere considerato tale. Le false speranze, secondo noi, le danno coloro che, pur sapendo dei nostri cari guariti, dichiarano apertamente che dall' Alzheimer non si guarisce, mentre la scoperta scientifica di una terapia efficace è definita vergognosamente falsa speranza; siamo al colmo! Crediamo che l' UVA di Sassari dovrà trovare delle scuse più consistenti, e meno banali, poichè se la guarigione dei nostri cari equivale a falsa speranza, allora le loro non guarigioni cosa sarebbero? L' UVA di Sassari, non solo conosce la scoperta, ma la conosce sin troppo bene, essendo nata dentro la stessa università, come dice lo stesso autore del libro e scopritore, come sua tesi di laurea.



Perciò come ben dice chi scrive l' articolo del notiziario AIMA, fa bene a definirsi un incompetente in Neurologia, anche se, sarebbe meglio per l' AIMA stessa evitare che tali persone incompetenti scrivano articoli nel proprio notiziario, poichè, a volte, a diffamare un medico specialista si rischia, come minimo, la querela. Ad accusare chi dice il vero, come facciamo noi familiari degli ex-alzheimer, di dire cose non veritiere , si rischia in egual misura la querela. Pertanto ci andrei piano, se fossimo in chi scrive nel notiziario, o in chi invia lettere di avvertimento, per calunniare le nostre dichiarazioni e i medici nella loro onesta attività. L' incompetenza dell' incaricato AIMA si palesa in tutte le righe dell' articolo del notiziario, nessuna esclusa, tanto che alla fine noi familiari degli ex-alzheimer ci chiediamo con quale criterio gli sia stato affidato quell' incarico in seno all' associazione, la quale dovrebbe favorire i malati di Alzheimer e i familiari, e non certo ingannarli comunicandogli notizie false. Saremo altresì curiosi di leggere i contenuti della lettera, definita come molto esaustiva, inviata dall' AIMA nazionale in cui ci accusano di essere dei millantatori quando, grazie al cielo, quel notiziario AIMA , con tutte le sue non veritiere affermazioni, dimostra chi siano i veri millantatori.
Invitiamo, pertanto, coloro che siano venuti in possesso della lettera dell'AIMA nazionale, a spedircela via email a questo indirizzo exalzheimer@gmail.com , saremo ben lieti di renderne pubblici i contenuti pubblicandoli in questo blog.


I familiari degli ex-alzheimer