venerdì 1 giugno 2012

Da Cagliari ad Ittiri perchè amo mia moglie



Non avrei mai pensato di scrivere la storia della mia famiglia caratterizzata da uno stile di vita molto semplice e dalla ricchezza di valori e di affetti. Siamo tante persone in una: io, mia moglie, due figlie sposate, i loro mariti, i nipotini...L'amore che ci unisce traspare dalle azioni che facciamo e dall'aiuto che cerchiamo di dare a chi è in difficoltà.
Di recente, la mia famiglia si è trovata costretta a fare una scelta difficile e impegnativa, a seguito di una terribile malattia che ha colpito mia moglie. Cinque anni fa ebbe un improvviso e leggero stato di confusione e disorientamento nel mentre rientrava a casa da fare le spese quotidiane. Alcuni giorni dopo si rifiutava di uscire da sola perchè aveva paura di ricadere in quello stato. Le figlie l'hanno portata dal medico che ha prescritto inizialmente un ansiolitico, in attesa di una ripresa comportamentale che non c'è stata. In seguito, si sono rivolte ad un noto centro neurologico della città di Cagliari dal quale ricevemmo una telefonata nella quale incredibilmente si parlava di demenza di Alzheimer, senza ancora aver maturato un sufficiente iter diagnostico.
Da quel momento in poi mi è crollato il mondo addosso; ho provato tanta rabbia per il fatto che non capivo che cosa fosse questa malattia, capivo solo che non c'era rimedio. Sentivo che mi era toccata una grande croce. Avevo subito un danno incalcolabile ed era iniziato un vero e proprio calvario. Il neurologo aveva prescritto compresse e iniezioni di psicofarmaci per calmare mia moglie che era aggressiva. In effetti, si era calmata molto: dormiva quasi tutto il giorno sul divano e la situazione andava sempre peggiorando poiché stava perdendo ogni forma di autonomia. Non potevo vederla ridotta in quel modo, sempre più magra, pelle ed ossa, e assente; questa sorte era toccata proprio a lei che aveva dedicato la vita alla famiglia partecipando attivamente ad ogni aspetto della vita assieme.
Le figlie hanno appreso via internet che a Sassari c'era una nuova terapia e, senza perdere tempo, hanno contattato la dott.ssa D'Onofrio che ha fornito tutte le informazioni necessarie. Da quel momento la nostra scelta era già stata fatta, per me e per la mia famiglia si era aperta una speranza. Da aprile del 2011, mia moglie é seguita con dedizione dal dott. Dore che ha eliminato gradualmente tutti gli psicofarmaci sostituendoli unicamente con un integratore multivitaminico.
Quindi, ebbe inizio la cosiddetta pre-terapia con sedute prima individuali, poi anche di gruppo; al termine di ogni incontro il dott. Dore parla con i familiari e assegna gli esercizi da svolgere a casa. Per me, anche se è impegnativo seguire mia moglie, lo faccio volentieri e sono felice perchè la situazione è notevolmente migliorata. Inizialmente assistemmo ad una progressiva riduzione degli stati di rabbia e di urla che la caratterizzavano già da diversi anni. Quindi, oramai da circa sei mesi é sopraggiunta una nuova condizione di maggiore presenza psichica con intere giornate che esprime una chiara e completa conquista di ciò che la configurava negli anni di piena salute. La mia famiglia si augura che da oggi in poi le cose continuino ad andare come stanno andando.
Ringrazio il dott. Dore, la dott.ssa D'Onofrio e l' Associazione Aion Onlus per la loro cordiale assistenza anche morale. Spero che nei confronti degli altri malati non vengano fatti gli stessi errori che sono stati fatti con mia moglie.
Per curarla mi sono trasferito ad Ittiri, sono convinto della mia scelta e spero di riportarla a casa, dopo aver raggiunto ulteriori obiettivi. Io non smetterò mai di lottare contro la malattia perchè amo mia moglie.
Ringrazio anche le mie figlie che gioiscono per ogni piccolo progresso, comprendono lo sforzo che sto facendo e mi sostengono attendendo con fiducia il nostro ritorno.


Sarra Cosimo Dolianova ( Cagliari )

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