Psiconeuroanalisi: una teoria da approfondire
Il motivo per cui non è stato sufficiente per me leggere una sola volta il libro “Psiconeuroanalisi dell’istero-demenza” del dott. Giuseppe Dore, ma per ben tre volte: mi sono trovata di fronte alla “fatica del concetto” che si sviluppa, prendendo forma, nel momento in cui si comprendono termini, correlazioni e significati più profondi. Quando ho acquistato il testo, cercavo informazioni sulla cura delle demenze, invece, ho trovato una nuova visione della mente e della realtà che, con il passare del tempo, sta sollecitando sempre di più la mia curiosità. Rileggendolo, infatti, sono emerse più domande che risposte.
Domande sull’uomo e sul mistero della sua evoluzione che mi hanno indotta ad andare avanti e indietro nel tempo alla ricerca dei suoi meccanismi, peraltro, non del tutto decifrabili. Il fatto più strano è che proprio partendo dalla patologia, paradossalmente, l’uomo viene stimolato ad acquisire una maggiore consapevolezza del suo processo evolutivo che, inglobando tutti i livelli vissuti dalla specie, ritorna all’origine del suo essere. Un essere cosciente con tre cervelli ( rettiliano, limbico, corticale ) che coesistono nella sua mente e ne influenzano la sua natura, ognuno con i suoi processi mentali caratteristici. E’ interessante osservare come, procedendo a ritroso nel percorso evolutivo, sia possibile pervenire alla cura delle patologie mentali. L’agente del cambiamento è il terapeuta. Il suo intervento consiste nel riportare un individuo incosciente alla consapevolezza del Sé e del mondo: ciò si è verificato nel caso clinico del “ Sir Random”, descritto nel testo in tutti i suoi aspetti. Il ritorno allo stato di coscienza è mediato dalla parola, lo strumento che consente all’uomo di rappresentare la realtà e di sintonizzarsi con essa.
Dopo aver preso in considerazione numerosi contributi che spaziano dalle teorie psicanalitiche alle neuroscienze ed aver seguito gli sviluppi del dibattito epistemologico, dal metodo sperimentale di Galilei alla teoria della relatività di Einstein fino all’analisi della fisica quantistica, l’autore giunge ad una sintesi originale, dalla quale scaturisce una nuova forma di conoscenza. Si va ben oltre la cura. Si prospetta una grande speranza per l’umanità: l’uomo ha il potere di curare e prevenire le patologie mentali. Per capire come ciò sia possibile, è importante essere disponibili al cambiamento del paradigma scientifico dominante che influisce sulle modalità di prendersi cura della persona de-mente.
Greco Carolina – Senigallia (An)
mercoledì 15 giugno 2011
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